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Giurisprudenza

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Corte Europea dei Diritti dell'Uomo – Jurčić v.s Croazia: Gravidanza e divieto di discriminazione
4 febbraio 2021

  • La Corte EDU ha accolto il ricorso presentato da una donna, che è stata oggetto di discriminazione da parte dei datori di lavoro, per la sua gravidanza.

Corte Europea dei Diritti dell'Uomo – Kiyutin v. Russia: il rifiuto di rilasciare il permesso di soggiorno a cittadini stranieri affetti da HIV sulla base del loro stato di salute viola la CEDU
15 settembre 2011

  • La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha accolto il ricorso presentato contro il Governo russo da un cittadino dell’Uzbekistan cui era stato negato il permesso di soggiorno sul territorio russo in base della sezione 7 del Foreign Nationals Actin quanto positivo all’HIV, dichiarando all’unanimità che la negazione del diritto di residenza in Russia basata esclusivamente sullo stato di salute del richiedente viola gli artt. 8 e 14 della CEDU.

Corte Europea dei Diritti dell'Uomo – Lambert v. Francia: udienza
7 gennaio 2015

  • Il 7 gennaio si è tenuta l’udienza della Grande Chambre della Corte europea dei diritti dell’uomo nel caso Lambert et autres c. France (no. 46043/14).

Corte Europea dei Diritti dell'Uomo – Mandet v. Francia: è nell’interesse del bambino conoscere le proprie origini biologiche
14 gennaio 2016

  • Nel caso Mandet v. France la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo si è espressa su un caso riguardante un presunto padre biologico che voleva vedere riconosciuta in giudizio la propria paternità, nonostante l’opposizione del figlio.

Corte Europea dei Diritti dell'Uomo – Paposhvili v. Belgio: rimpatrio forzato e rischio per la salute
13 dicembre 2016

  • Con la sentenza del 13 dicembre 2016 la Grande Chambre della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha specificato l’ambito di applicazione degli articoli 2, 3 ed 8 Cedu, in un caso concernente la emissione di un ordine di rimpatrio in Georgia nei confronti di un soggetto residente in Belgio, gravemente malato, ma non in immediato rischio di vita.

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo - Baret e Caballero v. Francia: divieto di fecondazione post mortem e di trasferimento dei gameti e degli embrioni
14 settembre 2023

  • La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha dichiarato che la Francia non ha violato l’art. 8 CEDU, dal momento che il divieto assoluto di fecondazione post mortem e il divieto di trasferimento transfrontaliero dei gameti del marito defunto sono scelte discrezionali del legislatore che non eccedono il libero apprezzamento riconosciuto agli Stati dalla Convenzione.

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo - D. v. UK: stranieri e diritto alla salute
2 maggio 1997

  • La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha rilevato la violazione dell'articolo 3 CEDU da parte del Regno Unito, per il provvedimento di espulsione adottato nei confronti di un detenuto sieropositivo, malato di AIDS allo stadio terminale, che nel Paese d'origine non avrebbe avuto accesso alle terapie già intraprese (ric. n. 30240/96).

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo - N. v. Regno Unito: espulsione e diritto a ricevere cure mediche nel Paese ospitante
27 maggio 2008

  • La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha escluso, per quattordici voti a tre, la violazione degli artt. 3 e 8 CEDU da parte del Regno Unito, nel caso riguardante l’espulsione di una cittadina ugandese gravemente malata di AIDS.

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo - Rooman v. Belgio: vìola l’art. 5 CEDU lo Stato che non prevede trattamenti personalizzati per i detenuti che soffrono di gravi malattie psichiche, anche a mezzo di operatori che possano interagire con loro nell’unica lingua parlata
31 gennaio 2019

  • Prosegue la vicenda giudiziaria che aveva visto la Chamber della Second Section della Corte EDU pronunciare sentenza di condanna nei confronti del Belgio per violazione dell’art. 3 CEDU, sulla base del fatto che la mancanza della possibilità per il ricorrente di essere curato da un medico capace di esprimersi nella sua lingua (il tedesco), senza speranza di cambiamento, gli ha cagionato un dolore eccedente il livello di sofferenza intrinseco alla detenzione, tale da costituire un trattamento inumano e degradante, rigettando per il resto le istanze relative ad una possibile violazione dell’art. 5 CEDU [Rooman v. Belgio (Application no. 18052/11), § 91]. Viene adìta in appello dall’attore (parzialmente soccombente in primo grado) la Grand Chamber, la quale è chiamata a pronunciarsi sulla portata dell’art. 5 e sul suo rapporto con l’art. 3, data l’inerenza al caso concreto di entrambe le fattispecie.

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo - SALAKHOV AND ISLYAMOVA v. UKRAINE: assistenza medica a un detenuto malato di AIDS
14 marzo 2013

  • In un caso riguardante il decesso di un detenuto malato di AIDS a pochi giorni dal suo rilascio, la Corte EDU ha accertato la violazione degli articoli 2 e 3, nonché dell’art. 34, della Convenzione, da parte dell’Ucraina.

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Pubblicato il: Venerdì, 04 Gennaio 2019 - Ultima modifica: Giovedì, 20 Giugno 2019
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